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Arbutus unedo (Corbezzolo)

 

IL CORBEZZOLO è una pianta SEMPREVERDE, appartenente alla famiglia delle ERICACEAE il fogliame è di un bel verde scuro lucido e fresco, la foglia è cuneiforme/ellittica, con il margine finemente seghettato, i colori di questa pianta sono molto interessanti, infatti in autunno, è una delle poche piante che presenta fiori(bianchi, campanulati a grappoli ),  frutti maturi(rosso vivo) e in maturazione(gialli) contemporaneamente, questa caratteristica ricorda i colori della bandiera italiana, verde, bianco, rosso.

Un’altra caratteristica molto ornamentale del corbezzolo è la CORTECCIA, grigio chiaro, che con l’età tende a fessurarsi e sfogliarsi, lasciando esposti gli strati nuovi rossastri. 

IL PORTAMENTO è cespitoso tende ad assumere una forma globosa, ed emette numerosi rami dalla base, quindi in natura assume l’aspetto di un grosso cespuglio.

LA FIORITURA, come già detto avviene nei mesi autunnali in settembre/ottobre e si protrae per circa due mesi, la pianta in questo momento si copre di grappoli di piccoli fiori campanulati, che sono bianchi nella varietà tipo, mentre in alcune varietà (rubra) possono essere rosso rosato.

I FRUTTI, sono commestibili e maturano nei mesi della fioritura da settembre a novembre, a seconda delle annate e delle potature possono essere numerosi o molto scarsi, si possono mangiare freschi appena raccolti quando hanno una consistenza morbida oppure sono utilizzati per preparare ottime confetture o vengono fatti fermentare per ottenere bevande liquorose. 

LE ESIGENZE  del corbezzolo sono molto poche infatti la pianta è versatile e molto rustica, si adatta bene ai nostri giardini, in tutti i terreni purché non eccessivamente calcarei e umidi, tollera anche esposizioni semiombreggiate, resiste molto bene alla siccità. Il clima ideale è quello mediterraneo, vive nell’areale dell’olivo essendo anche più resistente al freddo, tollera molto bene anche la calura estiva, in natura cresce spesso a ridosso delle costiere rocciose a strapiombo sul mare, sopportando il riverbero del calore del sole che si riflette sulle roccie. Molto importante per questa pianta è il drenaggio del terreno, l’acqua non deve mai ristagnare nelle radici, in caso contrario i marciumi radicali e del colletto insorgono rapidemente portando la pianta alla morte in tempi brevi. Altrettanto importante è la protezione dai venti freddi, infatti abbiamo riscontrato una spiccata sensibilità a questa condizione ambientale, che porta una parziale defogliazione e nei casi più gravi disseccamenti della chioma.

NOTE PERSONALI. Il corbezzolo con poche attenzioni rivolte soprattutto alla giusta esposizione e al giusto drenaggio, assume senza problemi la forma e la dimensione che vogliamo, sopravvive benissimo anche in vaso, resiste bene a molti parassiti, anche al freddo e alla siccità, tollera abbastanza bene le esposizioni semiombreggiate, queste caratteristiche la rendono una pianta facile da gestire, e adatta a molti giardini.

I Problemi più frequenti tra i parassiti sono gli AFIDI che attaccano le foglie e i germogli più nuovi, teneri e ricchi di linfa, provocando accartocciamenti fogliari e imbrattando la pianta di melata predisponendola alle fumaggini. Anche la COCCINIGLIA attacca volentieri (anche se di rado) soprattutto il tronco e i rami delle piante in stress, essa debilita la pianta ulteriormente e lentamente ricopre le zone colpite creando una sorta di crosta che impedisce la traspirazione dei tessuti. Tra le malattie fungine le più frequenti sono, come già detto i marciumi radicali e del colletto legati alle condizioni di ristagno  del terreno, tuttavia il corbezzolo è sensibile anche alla ticchiolatura, che si presenta con delle piccole macchie nere circolari sulle foglie, ed a una serie di funghi che  manifestano macchie e cadute anomale a livello fogliare.

LE CURE necessarie per mantenere sempre in forma il corbezzolo si possono limitare ad una corretta pratica colturale, ed alla prevenzione. Importantissima la potatura da effettuarsi in primavera e/o nel mese di luglio in corrispondenza del riposo vegetativo estivo, stando attenti a non tagliare via troppi frutti. Molti preferiscono evitare di potare il corbezzolo, ma questo è un grave errore, perchè la potatura favorisce un buon arieggiamento della chioma e l’emissione di nuovi germogli, il circolo dell’aria mantiene uno stato di salubrità all’interno della chioma ostacolando la formazione di funghi, malattie e parassiti. come prevenzione e cura si può trattare nei mesi di aprile, maggio, settembre e novembre con prodotti rameici che irrobustiscono i tessuti e contrastano diverse patologie sopraelencate.

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